Una nuova era per il Masters di Parigi
                Il Masters di Parigi ha inaugurato una nuova era, debuttando nella sua nuova sede, La Defense Arena. Dopo quasi 40 anni trascorsi presso la Bercy Arena, il torneo si è trasferito in questa vasta struttura polifunzionale situata nell’area metropolitana della città. Inaugurata nel 2017, La Defense Arena è nota soprattutto per essere il campo di casa del club di rugby francese Top 14, il Racing 92, e per aver ospitato gli eventi di nuoto alle Olimpiadi dello scorso anno, oltre a numerosi concerti e incontri politici. Nella sua attuale veste di impianto tennistico, vanta il secondo campo centrale più grande del circuito mondiale, superato in termini di capienza solo dall’Arthur Ashe Stadium degli US Open.
Il ritorno vincente di Dimitrov
Il nuovo palcoscenico è stato teatro del trionfale ritorno in campo di Grigor Dimitrov. L’ex numero tre del mondo ha disputato la sua prima partita da luglio, quando fu costretto a ritirarsi per infortunio durante il suo match degli ottavi di finale a Wimbledon contro Jannik Sinner. Lunedì, il bulgaro ha sconfitto Giovanni Mpetshi Perricard per 7-6 (7/5), 6-1 nel primo turno. “Vincere o perdere questa partita oggi sarebbe stata comunque una vittoria per me, sono solo felice di poter gareggiare di nuovo”, ha dichiarato il 34enne Dimitrov. Sostenuto da un servizio solido, Dimitrov ha superato il fervido tifo di casa nella sessione serale, aggiudicandosi un combattuto primo set al tie-break prima di dominare il secondo. Al secondo turno, affronterà il vincente della sfida tra Daniil Medvedev e lo spagnolo Jaume Munar.
Bublik stabilisce un record personale
Anche Alexander Bublik ha iniziato il suo torneo con il piede giusto, stabilendo un nuovo record personale in carriera. Il kazako, testa di serie numero 13, ha sconfitto l’australiano Alexei Popyrin per 6-4, 6-3. Questa vittoria ha consolidato una stagione 2025 già eccezionale per il 28enne. Bublik ha infatti ottenuto 34 vittorie nel circuito principale ATP quest’anno, il suo massimo storico in una singola stagione. La stella kazaka spera di chiudere al meglio un anno che lo ha visto conquistare quattro titoli ATP (Halle, Gstaad, Kitzbuhel e Hangzhou) e diventare uno dei soli quattro giocatori a raggiungere finali ATP su tutte le superfici nel 2025.
Avanzano Rublev, Khachanov e i francesi
Tra gli altri risultati di giornata, il russo Andrey Rublev, dodicesima testa di serie, ha avuto la meglio sul britannico Jacob Fearnley per 6-1, 6-4. “Jacob non ha trovato il servizio nel primo set, il che mi ha aiutato”, ha commentato Rublev. In chiusura di programma, anche la decima testa di serie, Karen Khachanov, ha superato agevolmente il turno, battendo il qualificato americano Ethan Quinn 6-1, 6-1. I tifosi di casa hanno potuto festeggiare grazie alle wild card francesi. Arthur Cazaux ha “battezzato” il nuovo campo centrale da 17.500 posti con una vittoria per 7-6 (7/5), 7-6 (7/4) sull’italiano Luciano Darderi. Successivamente, Arthur Rinderknech ha deliziato ulteriormente il pubblico locale vincendo con lo stesso identico punteggio contro l’ungherese Fabian Marozsan. Infine, la speranza italiana Flavio Cobolli ha ottenuto una solida vittoria per 6-1, 6-4 contro il ceco Tomas Machac.