Naomi Osaka e il “rimbalzo da nuovo allenatore” del tennis

Ritorno in forma a Montreal
Naomi Osaka ha mostrato segnali di grande ripresa durante il torneo WTA 1000 di Montreal, conquistando quattro vittorie consecutive e raggiungendo per la prima volta i quarti di finale in un evento di questo livello dal suo ritorno in campo nel gennaio 2024, dopo la nascita del suo primo figlio. Un risultato incoraggiante che sembra confermare una sorta di “rimbalzo da nuovo allenatore”, concetto ben noto nel calcio, ma ora applicabile anche al tennis.
Una nuova guida tecnica: l’effetto Wiktorowski
Dopo un periodo difficile segnato da infortuni e dalla separazione con Patrick Mouratoglou, Osaka ha deciso di intraprendere un nuovo percorso con Tomasz Wiktorowski, ex coach di Iga Świątek. Attualmente si tratta di un periodo di prova, ma i primi segnali sono più che positivi. L’atleta giapponese ha battuto avversarie di valore come Liudmila Samsonova e Jelena Ostapenko, mostrando non solo la consueta potenza nei colpi, ma anche un miglioramento significativo nei movimenti difensivi.
La vittoria più recente, un netto 6-1, 6-0 contro Anastasija Sevastova in soli 49 minuti, ha consolidato il suo slancio e l’ha proiettata tra le migliori otto del torneo canadese.
Un cambiamento di approccio dopo la separazione da Mouratoglou
Il rapporto con Mouratoglou, allenatore di Serena Williams per molti anni, si era incrinato nel tempo. Secondo quanto dichiarato da entrambi, la comunicazione non era sempre fluida: Osaka faticava a esprimere i propri sentimenti, mentre Mouratoglou sembrava perdere fiducia nel progetto tecnico. La sconfitta in due set contro Emma Raducanu a Washington, D.C., ha segnato la fine definitiva della collaborazione.
La filosofia di Wiktorowski e l’impatto su Osaka
Nonostante sia conosciuto come figura rigorosa e metodica, Wiktorowski sembra aver saputo conquistare Osaka grazie a uno stile diretto e strutturato. La stessa tennista ha dichiarato:
“Penso che ciò che sta funzionando bene per me sia la fiducia nella mia condizione fisica. Ora mi sento davvero a mio agio a riportare le palle in campo. E mi piace molto Tomasz. Non so nemmeno se chiamarlo ‘Thomas’ o ‘Tomasz’, mi dispiace!
Ma apprezzo davvero il suo stile di coaching. È molto diretto e va subito al punto. Per una persona come me, che tende ad avere pensieri sparsi, è un grande aiuto.”
Un ritorno ai vertici con il sorriso
Al di là dei risultati, è incoraggiante vedere Naomi Osaka tornare a sorridere in campo, affrontare i match con determinazione e mostrare nuovamente quella ferocia sportiva che l’ha resa una delle più grandi protagoniste degli ultimi anni. La separazione da Mouratoglou non ha lasciato strascichi visibili e, almeno per ora, l’esperimento con Wiktorowski sembra dare ottimi frutti.
Un addio rispettoso e professionale
Come spesso accade tra professionisti, la separazione tra Osaka e Mouratoglou è avvenuta nel rispetto reciproco. Un comportamento in linea con altri grandi del circuito, come Andy Murray e Novak Djokovic, che in passato hanno affrontato divergenze simili senza mai venire meno alla stima professionale.
Il percorso di Naomi Osaka, tra nuovi inizi e grandi aspettative, è solo all’inizio. Ma i primi segnali parlano chiaro: la campionessa è tornata e vuole rimanere ai vertici.